Come promesso ecco un veloce aggiornamento sul gas naturale.
Novembre che negli ultimi due anni era stato un mese ottimo per lo short si sta dimostrando piuttosto bullish e continua a segnalare che questo mercato e’ forte.
La domanda elettrica viaggia ormai ben sopra la media annuale da inizio 2012 grazie anche alla diminuzione del ricorso all’energia idroelettrica (la siccita’ evidentemente ha avuto un effetto anche sulla produzione idroelettrica) e soprattutto all’energia nucleare . Siamo al momento ben al di sotto dell’utilizzo dello scorso anno (sotto il grafico del carico nucleare in USA che potete trovare qui )
Il basso utilizzo del nucleare e’ piuttosto sorprendente, nonostante sia ancora fuori uso la centrale Californiana di San Onofre, non ho trovato molte spiegazioni per il basso utilizzo del nucleare in tutto il resto degli USA. L’unica giustificazione che ho trovato sempre bazzicando sul forum di firstenercast e’ che i prezzi molto bassi di gas naturale e carbone abbiano reso finanziariamente non necessario l’utilizzo del nucleare (secondo Gary di firstenercast). In pratica una volta che i reattori vengono spenti per la regolare manutenzione o a causa di eventi eccezionali (leggasi Sandy), gli operatori non hanno nessuna fretta di riattivarli visto che possono approfittare di materie prime fossili a basso costo.
In pratica la domanda per gas e carbone sta rispondendo perfettamente ai prezzi troppo bassi. Secondo Bentek la domanda elettrica di gas fino ad ora e’ stata intorno al 20%-30% piu’ alta rispetto allo scorso anno. Alla faccia di chi dice che i mercati non funzionano.
L’offerta ancora non accenna a diminuire e, per bocca di Bentek, pare che ci siano migliaia di pozzi in attesa di essere attivati nello shale di Marcellus. Nuovi gasdotti dovrebbero entrare in servizio nel nordest degli Stati Uniti. Un mercato che fa molta gola visto che li’ i prezzi continuano a fare spike mooolto interessanti. Sempre Bentek si aspetta che lo spread tra Algonquin (hub che serve il New Enland) e HH salga ulteriormente quest’anno, e anche Transco Z6 (hub che serve New York) continuera’ a stare ad un buon premio su HH.
Continuo a pensare che l’offerta non diminuira’ nonostante il continuo calo dei rigs che come analizzato in questo articolo hanno perso buona parte del loro potere previsionale sulla possibile produzione. L’articolo citato conferma ancora una volta che il dato rigs e’ totalmente inutile per fare da proxy per la produzione futura in quanto la classificazione oil o natural gas e’ a discrezione dell’operatore e data la diffusione dei rigs orizzontali, i produttori sono in grado di estrarre gas e liquidi utilizzando lo stesso rig.
Anche l’EIA, che sicuramente ne sa piu’ di me, prevede che l’offerta non calera’ e rimarra’ elevata.
In conclusione la domanda e’ forte e l’offerta e’ stabile con il risultato che per la prima volta nel 2012 il front month del future e’ sopra il prezzo dello scorso anno per lo stesso periodo. Nella figura 3 sono a confronto gli ultimi 15 “trading days” fino a venerdi scorso di NGZ11 e NGZ12. Come poi sappiamo bene lo scorso anno NGZ11 e’ schiantato.
Cosa aspettarci per il futuro?
La mia opinione e’ che il natural gas abbia ancora un buon potenziale per questo inverno e che se le temperature sanno almeno normali il massimo potrebbe ancora dover essere realizzato.
Ricordo che le scadenze Gennaio e Febbraio hanno gia’ fatto registrare massimi ben oltre i $4.00. Penso quindi che qualche puntata verso i $4,5 ed eventualmente oltre, in caso di giornate fredde, ci potrebbero stare.
La prossima settimana vediamo di aggiornare anche la situazione previsioni meteo, forse con qulache mappa interessante (se ottengo il permesso di pubblicarle).
Domani nei commenti aggiornero’ brevemente la situazione opzioni con la localizzazione del numero piu’ elevato di OI e con un grafico della skew, per vedere se tiriamo fuori qualche valida informazione per il breve termine.
Buon Trading!
P.S. Per chi fosse interessato questo e’ l’ultimo video realizzato su Vloganza.tv
http://www.vloganza.tv/2012/11/la-forza-e-sulle-materie-prime.html#.UKmIA4aQOXk